Il nuovo altare della Basilica di Gallarate, opera realizzata da Claudio Parmiggiani, si pone come un’opera complessa, leggibile con diversi codici e simboli interpretativi.
• Un codice estetico, che come spesso accade con l’arte contemporanea mescola sia linguaggi classici che moderni.
• Un linguaggio storico filosofico, rappresentato dalla varietà di volti e di storie ad essi sottese che hanno virtuosamente o tragicamente attraversato i secoli.
• Un codice religioso, che reinterpreta simboli dell’ortodossia per inviare messaggi di spiritualità.
L’opera quindi è molto più ricca del suo primo apparire visivo ed emotivo.
A partire da questo presupposto, ci si era posti le seguenti domande: come riuscire a vivere in modo immediato, semplice e personalizzato quest’opera tanto evocativa? Come far sì che le nuove generazioni facciano propria quest’opera?
Con il progetto presentato alla Fondazione Varesotto sul bando Arte&Cultura2020, risultato valevole di cofinanziamento, si è cercato di dare risposta a questi interrogativi attraverso il ricorso alla tecnologia smart e alla realtà aumentata.
È stato dunque realizzato un applicativo, una App per smart phone o tablet, avente come oggetto l’interazione e la visualizzazione di infografiche dell’altare della basilica di Santa Maria Assunta a Gallarate, rendendo attivo l’utente nel recepire al meglio la storia dell’altare, attraverso la visualizzazione di informazioni sul significato religioso, storico e artistico dell’opera d’arte e sul modus operandi dell’artista.
L’ App contiene contemporaneamente immagini, testi, video, interviste, musiche organizzate in modo tale che l’utente possa scegliere il proprio percorso di lettura. L’interazione e la personalizzazione, sono infatti l’ultima frontiera della comunicazione digitale che tanto successo sta raccogliendo tra i giovani.
• Un codice estetico, che come spesso accade con l’arte contemporanea mescola sia linguaggi classici che moderni.
• Un linguaggio storico filosofico, rappresentato dalla varietà di volti e di storie ad essi sottese che hanno virtuosamente o tragicamente attraversato i secoli.
• Un codice religioso, che reinterpreta simboli dell’ortodossia per inviare messaggi di spiritualità.
L’opera quindi è molto più ricca del suo primo apparire visivo ed emotivo.
A partire da questo presupposto, ci si era posti le seguenti domande: come riuscire a vivere in modo immediato, semplice e personalizzato quest’opera tanto evocativa? Come far sì che le nuove generazioni facciano propria quest’opera?
Con il progetto presentato alla Fondazione Varesotto sul bando Arte&Cultura2020, risultato valevole di cofinanziamento, si è cercato di dare risposta a questi interrogativi attraverso il ricorso alla tecnologia smart e alla realtà aumentata.
È stato dunque realizzato un applicativo, una App per smart phone o tablet, avente come oggetto l’interazione e la visualizzazione di infografiche dell’altare della basilica di Santa Maria Assunta a Gallarate, rendendo attivo l’utente nel recepire al meglio la storia dell’altare, attraverso la visualizzazione di informazioni sul significato religioso, storico e artistico dell’opera d’arte e sul modus operandi dell’artista.
L’ App contiene contemporaneamente immagini, testi, video, interviste, musiche organizzate in modo tale che l’utente possa scegliere il proprio percorso di lettura. L’interazione e la personalizzazione, sono infatti l’ultima frontiera della comunicazione digitale che tanto successo sta raccogliendo tra i giovani.
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